Censura “virtuale”, danno reale per l’hosting italiano.
Vi rimando all’articolo pubblicato su punto informatico sulla vicenda che ha coinvolto suo malgrado l’hosting italiano (partecipato da un’azienda di frosinone) top hosting in un sequestro cautelativo di un sito satirico che ospitava e che, dopo il sequestro, è migrato su un server in USA dove attualmente opera ed è visibile in rete. Senza voler entrare nel merito del contenuto del sito posto sotto sequesto, si voleva evidenziare ancora una volta semplicemente l’inequità delle leggi in materia e l’assoluta inadeguatezza a fronteggiare il mercato globale e la rete in particolare. Bene ha fatto nel caso Top Hosting a diffondere un comunicato in difesa della libertà di espressione quanto essa non sia lesiva di diritti e libertà altrui.
Questo è il link dove leggere l’articolo
punto informatico









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