La Presidenza di CNA Comunicazione, riunitasi a Roma, ha verificato l’ attuazione del piano strategico settoriale ed effettuato una prima analisi di priorità ed iniziative per il 2008.
Qualità, legalità e cooperazione sono state confermate dalla Presidenza dell’Unione CNA Comunicazione e Terziario Avanzato le tre parole sulle quali costruire un futuro per le imprese e gli operatori del settore. Infatti, l’assenza di specifici percorsi formativi per il riconoscimento delle professioni legate al mondo della comunicazione e di meccanismi di verifica delle competenze e della qualità del lavoro, è una condizione che concorre a provocare una situazione di oggettiva difficoltà di mercato per molte imprese del settore. CNA Comunicazione e Terziario Avanzato ha pertanto confermato tra le priorità quella di contribuire alla costruzione di un contesto profondamente diverso, che consenta agli operatori del comparto di operare in un quadro che riconosca e valorizzi meccanismi di formazione e aggiornamento, verifichi competenze e qualità, anche come risposta alla minaccia della concorrenza del lavoro irregolare. Si è inoltre confermato l’interesse a favorire la penetrazione tra gli associati CNA di strumenti quali il percorso ” IPP”, teso al conseguimento di una qualifica professionale in campo fotografico, o le qualifiche EUCIP, create da AICA, per il riconoscimento delle professioni legate all’informatica. Il riconoscimento di competenze specifiche sarà anche utile per l’inserimento delle figure professionali nei nuovi contratti di lavoro.
Si è infine confermato l’interesse per la realizzazione di iniziative come “MiOpen”, evento nato con il proposito di informare e sensibilizzare le imprese sull’utilizzo di applicativi open source. Il Progetto MiOpen sarà riproposto per il 2008 e trasformato in una iniziativa permanente. Il tema dei rapporti sindacali, la gestione del nuovo contratto di lavoro e degli integrativi regionali costituirà un altro momento importante dell’attività del prossimo anno, considerato anche che per tutto il settore informatico un contratto “artigiano” è una assoluta novità. Quanto al tema degli studi di settore, le disposizioni fiscali della finanziaria non appaiono sufficienti e si registrano grandi difficoltà da parte di molte imprese, che finora non avevano avuto problemi di congruità, a rientrare nei parametri previsti dai vari studi . Sarà perciò necessaria un’attenzione permanente nella fase di revisione. Inoltre, come contributo pratico per le imprese, l’ Unione provvederà a predisporre un “vademecum” che raccolga informazioni, dati e fornisca indicazioni agli operatori della comunicazione relativi a tutti gli studi di settore che li vedono coinvolti. Un’altra partita importante, secondo la Presidenza dell’Unione, è quella della partecipazione attiva agli organismi di settore specialistici a livello europeo. In questo quadro è stata valutata favorevolmente la partecipazione al progetto promosso da UEAPME di costituire una associazione europea delle piccole imprese del settore ICT (il cosiddetto PIN SME).
Infine, è stata approvata la proposta di organizzare nel 2008 un evento nazionale rivolto alle imprese del settore arti grafiche, capace di fornire alle aziende momenti di formazione e informazione sull’evoluzione del mercato e le nuove tecnologie. Un ultima questione affrontata dalla presidenza è stata quella della cooperazione e messa in rete delle aziende: la costituzione di ATI e la progressiva maggiore strutturazione delle imprese del comparto, in una logica “global service” e di aggregazione per filiera, è confermata come indirizzo vincente, e sul quale sono opportuni impegno ed attenzione soprattutto a livello locale.
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