Abusivismo nel settore Fotografia. Le considerazioni della CNA

fotografia_2.jpgSiamo a conoscenza di un’intensificazione delle attività di controllo da parte degli Enti Ispettivi verso il fenomeno dell’abusivismo in fotografia, anche a seguito dell’attivazione di colleghi operanti nel settore. Ricordiamo che la CNA di Frosinone è a disposizione dei fotografi, così come verso ogni altra categoria economica, per raccogliere dagli stessi segnalazioni di presunto esercizio abusivo della professione di fotografo, al fine di girare a nostra volta le segnalazioni stesse agli organi di polizia, a firma della CNA.In tal senso la CNA si attiva laddove riceva, in forma scritta e firmata, almeno 3 distinte segnalazioni ricadenti sullo stesso/stessi soggetti ritenuti presuntivamente abusivi.
Auspichiamo ovviamente che ogni segnalazione, attuale e futura, sortisca gli effetti sperati di un ripristino della legalità in un settore da sempre oggetto di un vero e proprio “arrembaggio” da parte di improvvisati e del tutto illegali fotografi amatoriali. Siamo altresì consapevoli della scarsità dei mezzi operativi da parte degli enti ispettivi, che purtroppo in passato, su questo come su altri settori, ben poco hanno potuto incidere nel limitare il fenomeno dell’abusivismo.
Andrebbe altresì valutato in tale contesto, in un ragionamento probabilmente molto ampio e per questo parziale ma che comunque ci permettiamo di fare nostro, che il fenomeno dell’abusivismo in fotografia è probabilmente alimentato non solo da fattori propri ad ogni attività elusiva (riduzione dei costi/prezzi) ma anche dalla totale assenza di una cultura fotografica nel nostro Paese e da uno svilimento progressivo del ruolo del fotografo professionale.
Per il primo aspetto possiamo attribuire responsabilità alle istituzioni, per il secondo aspetto esse ricadono completamente sulla categoria e sui singoli operatori, poco inclini alla formazione ed alla qualificazione professionale, probabilmente unico ed ultimo strumento di “elevazione” del fotografo in un contesto di concorrenza selvaggia, non solo quella sleale condotta dagli abusivi propriamente detti, ma anche quella indiretta condotta dal fai-da-te del tutto legale e sempre più massiccio grazie alla larga disponibilità di apparecchi di ripresa sempre più vicini a standard professionali.
Non ultima una riflessione va fatta, sempre all’interno della categoria, verso la pratica ancora ricorrente di avvalersi di figure non professionali in occasione dei servizi fotografici. Una pratica non solo squalificante per i risvolti inerenti il servizio reso, ma anche, lo ricordiamo, illegale laddove non siano instaurati con le stesse figure rapporti contrattuali riconosciuti dalla vigente legislazione. Raccomandiamo pertanto a tutti i colleghi fotografi di approfondire dal punto di vista normativo, anche tramite il supporto della nostra associazione, ogni rapporto di lavoro in essere non configurato propriamente come lavoro dipendente (rapporti con associazioni culturali, collaborazioni occasionali ecc..)  in modo da escludere possibili sanzioni, che in nessun caso potrebbero tener conto della buona fede degli operatori.
Responsabile CNA Comunicazione e terziario avanzato
Davide Rossi – rossi@cnafrosinone.it – 0776/831952

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