Marchi commerciali, brevetti e copyright digitale: no al trattato anticontraffazione Acta

copyright.jpgUna maggioranza schiacciante: 478 voti contrari, 156 astenuti e 39 favorevoli. Con questi numeri il Parlamento Europeo ha messo la parola fine all’accordo anticontraffazione – Acta. Una vittoria importante per la società civile che in un soprassalto di protagonismo è riuscita a vincere le resistenze delle molti lobby in campo ed ha ritrovato una linea d’azione comune con i propri rappresentanti a Strasburgo. In tempi di antipolitica non è cosa da poco.L’accordo, proposto dagli Stati Uniti e altri paesi come Canada, Australia, Giappone, Nuova Zelanda, Messico, e firmato da 22 paesi europei, con l’obiettivo di fronteggiare la pirateria di marchi commerciali, brevetti e copyright digitale, era stato fortemente contestato da più parti come una misura pericolosa per la libertà d’espressione, la ricerca e la privacy. La sua formulazione infatti presupponeva la liceità di violare la privacy degli utenti Internet sospettati di approfittare della proprietà intellettuale altrui.

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